A cosa serve un cuore?
Davide Uria è un giovane autore pugliese nato a Trani nel 1987.
“A cosa serve un cuore?” è il suo primo libro (edito da Edizioni Il Pavone), una silloge poetica composta da 42 componimenti nella quale l’autore ha trovato uno spazio per i suoi pensieri, per “raccontare” in versi, aneddoti della sua vita.
Sin dalle prime pagine si scorge una crescita, sia stilistica che tematica e ciò è dovuto dal fatto che tali componimenti sono stati elaborati nel corso di quasi 10 anni.
La sua è una poesia evocativa, capace di racchiudere in un solo verso una miriade di immagini che rimandano al senso di una intera situazione o di un sentimento.
Le vicende che emergono leggendo le sue poesie esprimono una intensa amarezza, alla stregua di un Artaud dei giorni nostri. Non esiste alcun elemento positivo, tutto è sommerso nel mondo malvagio di una società agonizzata da se stessa, schiacciata dal desiderio di mostrarsi diversamente da ciò che è in realtà.
Sono liriche forti che offrono a chi cerca letture nuove molti spunti interessanti, poesie struggenti, che creano suggestioni notturne , che colpiscono duro , sia durante che dopo la lettura. Poesie che durano un secondo, un ora, un giorno, un anno o un eternità le vivi un istante o per sempre. Un animo sensibile che si rifugia in qualcosa per esprimere se stesso, uno sfogo personale nei confronti della vita e delle limitazioni della gente.
Un lavoro importante di analisi su se stesso per comprendere le cause della sofferenza partendo appunto dalla domanda: “a cosa serve un cuore?”
Le poesie sono nate da questa domanda e sono diventate risposte, stratagemmi per riuscire a dare una risposta in fondo l'artista non fa altro che canalizzare i dolori del mondo per dare delle risposte... forse questo è il vero compito di chi fa arte.
Autore: Davide Uria
Casa Editrice: Edizioni Il Pavone
Recensione di: Anna Tulipano
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